Perché avere un blog turistico per fare marketing online

Siamo in un’epoca in cui si fa un gran parlare di blog anche e soprattutto in relazione a realtà aziendali e a maggior ragione nel settore del turismo (vedremo poi il perché). Spesso sembra però che non ci siano idee chiare sulle funzionalità e gli scopi che uno strumento come il blog aziendale può assolvere.

Perché avere un blog per il tuo hotel

Il blog è qualcosa di diverso da un comune sito web e che, in un contesto aziendale, non deve andare a sostituirlo; il blog deve essere inglobato all’interno di un sito e deve diventarne un’estensione di contenuti e informazioni. Ma per fare assoluta chiarezza partiamo dalle basi: cosa è esattamente un blog?

Che cosa è un blog turistico

Un blog turistico è un particolare tipo di sito web atto a contenere articoli informativi e di approfondimento strutturati in ordine anti-cronologico per dare informazioni aggiuntive sui servizi di una destinazione turistica: gli articoli (nel caso di un blog vengono chiamati post) vengono offerti e mostrati dagli ultimi ai meno recenti, come se si trattasse di un diario. Il termine blog nasce infatti dalla contrazione di web-log, letteralmente “diario in rete”.

Perché avere un blog turistico?

I contenuti dei vari post del blog possono essere organizzati per categorie e tag, cioè etichette che identificano l’argomento, che facilitano la lettura e l’accesso alle risorse di cui si ha bisogno. Il blog si focalizza su testo e immagini, ma può ospitare anche video, file audio, PDF, infografiche e molto altro.

I primi esempi di blog nacquero verso la fine degli anni ’90 negli Stati Uniti sotto forma di diari personali online. Nel 2001 il fenomeno blog arrivò anche in Italia, contemporaneamente alla nascita di portali online concepiti appositamente per dare spazio a contenuti personali (come Blogger, AlterVista, WordPress, LiveJournal e molti altri).

Marketing online per destinazioni turistiche

I vantaggi dell’avere un blog turistico

Il fatto che si faccia un gran parlare di blog può essere frainteso: oggi avere un blog turistico non è una moda, ma è da intendersi come un prezioso strumento che può fare molto per lanciare e far conoscere la nostra attività nei servizi di ospitalià e accoglienza e delle attrattive della destinazione turistica.

Se gestiamo un hotel o un b&b, se organizziamo escursioni o vendiamo servizi per i turisti, se siamo un consorzio o una destinazione turistica, avere un blog può essere una risorsa preziosa di comunicazione e storytelling: creando un blog all’interno del nostro sito aziendale, possiamo dare spazio a contenuti inerenti la nostra attività, ma possiamo raccontare anche gli eventi e le realtà del nostro territorio, dando ad esempio consigli ai turisti sulle cose da fare o vedere nella nostra valle o nella nostra città.

In questo modo chi cerca info e consigli sul nostro territorio su Google può finire per atterrare sul nostro blog e quindi scoprire dell’esistenza della nostra struttura o servizio, ovvero può diventare un nostro potenziale cliente.

Un blog turistico è molto utile per intercettare nuovi clienti ma anche per fidelizzare quelli già consolidati: fornendo i tuoi contenuti trovi un canale per mantenere alto l’interesse nei tuoi clienti, contenuti che si prestano benissimo alla condivisione sui tuoi canali social o alla creazione di una newsletter da inviare con cadenza periodica.

Il fatto di avere un blog turistico con contenuti di qualità aggiornati e aggiunti periodicamente aiuta molto il posizionamento del nostro sito web aziendale su Google – la cosiddetta SEO – perché gli algoritmi di Google prediligono i contenuti aggiornati: rispetto a un sito web con contenuto statico, un sito con all’interno un blog turistico con sempre nuovi contenuti aiuta a indicizzare molto meglio i nostri contenuti nei risultati di ricerca su Google.

Come gestire bene un blog turistico

Avere un blog turistico all’interno del proprio sito aziendale significa dedicare tempo e lavoro costante perché il blog va riempito di nuovi contenuti con una certa periodicità (un nuovo blog post all’anno non è sufficiente, un blog post lungo 200 parole è troppo corto).

Molto utile è la creazione di un piano editoriale, cioè di un calendario con tutte le uscite dei post del blog suddivisi per argomento e tipologia.

I contenuti dei post del nostro blog aziendale vanno creati con cura, scritti da chi ha capacità di scrittura facendo attenzione a grammatica e lessico, ma anche tenendo conto della SEO, ovvero utilizzando certe parole chiave piuttosto che altre, per ottimizzare il posizionamento in Google.

Per chi non ha risorse in fatto di tempo e competenze… in quel caso il consiglio è di rivolgersi a professionisti del settore, ovvero a chi per lavoro scrive contenuti e articoli per il web.

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