Gli affitti turistici, l’ospitalità extra alberghiera e il property management

Negli ultimi 10 anni abbiamo visto come la ribalta di piattaforme di prenotazione online su larga scala, la diffusione di nuove tecnologie e l’abbassamento dei costi di trasporto internazionale, soprattutto quello aereo, abbiano fomentato l’aumento del numero di turisti che visitano il nostro paese soprattutto per periodi inferiori a 3 notti.

Affitti turistici e locazione breve

Agriturismi, Bed and Breakfast e l’evoluzione del mercato delle seconde case

Quello a cui stiamo assistendo non è un fenomeno nuovo. Tutt’altro. L’accoglienza extra alberghiera esiste nel nostro paese da moltissimi anni, quasi 60 nel caso degli Agriturismi e di oltre 20 per i Bed and Breakfast. Il settore degli Affitti Turistici ha mostrato una crescita senza precedenti: la sua larghissima diffusione è dovuta in gran parte all’altissimo interesse generato per questi tipi di alloggio come alternativa agli hotel grazie a piattaforme come Airbnb capaci di semplificare enormemente l’incontro di domanda e offerta, e soprattutto dall’assenza di regole precise per arginare la crescita senza controllo di questo fenomeno.

Affitti turistici e accoglienza extra alberghiera

Di fatto in Italia, qualsiasi persona può affittare la propria casa per periodi brevi di tempo senza alcun tipo di limitazione o particolari requisiti, rappresentando una golosa opportunità per generare reddito, convertendo l’industria degli affitti turistici e i servizi di property management nel nuovo “El Dorado” del turismo.

Questa nicchia di mercato si è trasformata in un richiamo per decine di privati e di investitori immobiliari che hanno visto in questo fenomeno in forte crescita un’opportunità di guadagno facile.

Affitti turistici e property management

I risultati di questa corsa all’oro si riflettono in un recente studio dell’Università di Siena, che dimostra come numerosi capoluoghi e città d’arte italiani stiano soffrendo il cosiddetto fenomeno della “Disneyficazione”, ovvero della graduale trasformazione di centri storici in luoghi destinati quasi esclusivamente al turismo.

Secondo questo studio, le piattaforme di “Home Sharing” dovevano rappresentare la pietra angolare della conosciuta Sharing Economy, un’opportunità per ridistribuire equamente le entrate generate dal turismo, ma al contrario, il boom di queste piattaforme ha influito direttamente sul prezzo dei beni di uso comune, in quanto i negozianti preferiscono fare cassa con il turismo invece che servire la comunità locale, fenomeno che ha avuto un chiaro impatto negativo sul carattere delle città.

In controtendenza, Venezia ha subito un crollo del numero di residenti molto prima dell’auge dell’Home Sharing, principalmente a causa del numero di immobili residenziali convertiti in alloggi turistici. La pressione generata dal turismo è stata tale che le autorità sono dovute correre ai ripari per arginare il problema bandendo l’apertura di nuovi alberghi ed attività turistiche.

L’aumento di conflitti generati dal cosiddetto “Overtourism”, ovvero i problemi di convivenza causati da un’eccessiva affluenza turistica, ha spinto sempre più piattaforme online a collaborare con le autorità in città come Amsterdam, Barcellona, e Londra per trovare soluzioni comuni alla massificazione turistica.

Tuttavia, è chiaro che ci sono margini non solo per ridurre l’impatto del turismo e della gentrificazione dei centri urbani, ma per fomentare l’economia attivando flussi turistici verso destinazioni meno conosciute.

E proprio queste destinazioni dovrebbero approfittare dell’opportunità che oggi rappresenta la fiorente industria delle attività turistiche, per crescere e farsi conoscere agli occhi del turismo internazionale: è dimostrato che sempre più viaggiatori vorrebbero prenotare servizi e prodotti turistici addizionali per completare il loro viaggio come ad esempio con esperienze locali uniche, itinerari turistici, biglietti per l’ingresso a musei ed eventi.

Questo mercato genera nuove opportunità di vendita diretta con un importante vantaggio competitivo nei confronti delle OTA che non hanno ancora adeguato l’offerta di ospitalità con la vendita di servizi sul territorio.

Un settore che richiede competenze multisettoriali che toccano il marketing territoriale, il turismo esperienziale, la creazione e la vendita di un prodotto turistico, competenze amministrative, legali e finanziarie per la gestione degli immobili; un background per nulla scontato tra gli operatori degli affitti turistici, ma fondamentale per ottenere risultati di un certo livello e per questo motivo sarà oggetto di successivi approfondimenti all’interno del nostro blog.

Ringraziamo per la collaborazione:
Gianpaolo Vairo di Vacation Rental Rocket
Andrea Succi ideatore del Format GMT™ – Gruppo di Marketing Territoriale

Il team di Turismo & Innovazione