L’importanza delle tradizioni locali nello sviluppo dei prodotti turistici esperienziali

turismo

La valorizzazione delle tipicità locali e delle antiche tradizioni legate ai luoghi, rappresenta oggi un importante elemento su cui lavorare per dare nuovo impulso a molti territori.

[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Palio dei Terzieri di Città della Pieve” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Cittadina medievale umbra in provincia di Perugia Foto di Paolo Menchetti di “Con la Reflex per il Mondo”[/bsf-info-box]
Attraverso la valorizzazione delle tipicità, degli usi e costumi locali è possibile attivare un meccanismo virtuoso che genera importanti ricadute economiche, sociali e turistiche e coinvolge l’intero tessuto sociale e tutti i settori di attività.

Negli ultimi anni,  si è assistito ad una proliferazione di iniziative, grazie alle quali si è visto come partendo dalla valorizzazione di ciò che rende originale e attrattiva una destinazione, si riesca ad intercettare e soddisfare nuovi target di visitatori interessati a vivere un turismo nuovo, che consente di immergersi nella cultura dei luoghi e viverla appieno con un grande arricchimento culturale, umano e sociale.

La valorizzazione e la promozione del territorio attraverso le sue tipicità, viene così posta al centro di una strategia più complessiva di sviluppo locale, portata avanti non solo dagli operatori economici ma anche dagli amministratori locali.
[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Palio dei Terzieri di Città della Pieve” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Cittadina medievale umbra in provincia di Perugia Foto di Paolo Menchetti di “Con la Reflex per il Mondo”[/bsf-info-box]

Territorio e identità rappresentano un patrimonio di grande valore in grado di incrementare benessere e attrarre turismo.

Numerosi i territori che hanno attivato percorsi di sviluppo in questo senso, valorizzando la propria identità, l’ambiente, le tradizioni a cui si integrano perfettamente l’enogastronomia l’arte e la cultura, grazie alla creazione di prodotti turistici esperienziali.

Ne è un bellissimo esempio Città della Pieve località in provincia di Perugia, un territorio che ha riportato in vita una tradizione antichissima ormai dimenticata e risalente al 1250, quella dei Terzieri che suddividevano la città medievale in tre parti e stavano ad indicare le diverse classi sociali. Rappresentazione di questa antica tradizione ogni anno il Palio dei Terzieri.

[bsf-info-box icon=”Defaults-info-circle” icon_size=”24″ title=”Palio dei Terzieri di Città della Pieve” title_font_style=”font-weight:bold;” title_font_size=”desktop:18px;” desc_font_size=”desktop:15px;”]Cittadina medievale umbra in provincia di Perugia Foto di Paolo Menchetti di “Con la Reflex per il Mondo”[/bsf-info-box]

I Terzieri di Città della Pieve

I Terzieri pievesi compaiono per la prima volta menzionati in un documento ufficiale nel 1250, precisamente nell’atto con cui l’allora Castel della Pieve si sottomise nuovamente a Perugia.

Il borgo all’epoca, più che per territorio, risultava suddiviso per classi sociali: al vertice dei ceti vi erano i “Cavalieri”, cioè gli aristocratici; a seguire, la “Borghesia”, a chiudere, i “Pedoni”, denominazione con cui erano designati i contadini inurbati. L’assetto urbanistico consolidatosi proprio in quel periodo, tuttavia, finì per attribuire ad ogni Terziere il collegamento ad una particolare porzione della città, per lo più popolata da membri di una specifica classe. Conclusa l’epoca medievale e, con essa, la suddivisione in ceti sociali, i Terzieri caddero nell’oblio. Ma l’amore verso la propria storia, insito in ogni pievese, indusse gli abitanti di questo borgo, nella seconda metà del Novecento, a farli tornare in vita.

Per tale motivo, oggi Città della Pieve risulta suddivisa nei seguenti Terzieri:

  • il Terziere Borgo Dentro, dai colori giallo e nero e dall’emblema contenente la raffigurazione della Rocca Perugina. Collegato alla storica “Borghesia”, insiste nell’area orientale;
  • il Terziere Casalino, che inalbera una bandiera dai colori rosso, bianco e blu con al centro l’omonimo Pozzo. Evoca la classe medievale dei “Pedoni” e comprende la zona settentrionale;
  • il Terziere Castello, dai colori verde e nero e con l’antico castello medievale come simbolo. Idealmente rappresenta l’antica classe dei “Cavalieri” e si estende nella parte occidentale.

A ciascuno dei Terzieri compete l’organizzazione di una tra le principali manifestazioni pievesi. Ad esse si aggiunge il suggestivo ed emozionante Palio, nel quale, a partire dal 1972, i tre rioni si sfidano annualmente.

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Il Palio dei Terzieri

L’apice della vita dei Terzieri pievesi è il celebre Palio da essi annualmente conteso nella prima domenica successiva a Ferragosto.

La manifestazione, tutelata e valorizzata da un apposito Ente, costituisce in realtà il culmine di una serie di eventi organizzati, fra la seconda e la terza settimana di agosto, dagli stessi Terzieri. La sfida è preceduta da un imponente quanto suggestivo corteo storico di oltre ottocento persone, che indossano pregevoli costumi d’epoca medievale. Oltre agli armati, ai cavalieri, alle dame, vi sono pure popolani, saltimbanchi, mangiafuoco e ulteriori figure che riportano il borgo, imbandierato coi colori dei Terzieri, addietro di secoli.

La grande sfilata, arricchita da carri allegorici, procede fino al Campo di Santa Lucia, appena fuori del centro storico, lungo via Icilio Vanni.  Qui si svolge la competizione vera e propria.

Quest’ultima rievoca le antiche “Cacce ai tori”, molto diffuse nei secoli addietro in Italia centrale, in particolare a Siena, città a cui il borgo pievese, data la sua tenace ispirazione filoghibellina, fu a lungo culturalmente legata. Ogni Terziere gareggia con tre arcieri, i quali hanno a disposizione tre frecce ciascuno. Lo scopo è colpire una delle tre sagome a forma di toro chianino (ciascuna contrassegnata da un drappo coi colori del relativo Terziere) che ruotano su una giostra, la quale si muove sempre a maggior velocità. Al Terziere vincitore va in premio il Pallium, un prezioso arazzo, che dovrà riconsegnare il 15 agosto dell’anno seguente, giorno del “lancio della sfida” della successiva edizione della manifestazione.

La manifestazione quest’anno si svolgerà dal 12 al 25 Agosto seguendo il programma che potete trovare sul sito dedicato alla manifestazione
”Il Palio dei Terzieri”  http://www.paliodeiterzieri.it/
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L’importanza di avere sul territorio professionalità specifiche.

Quello che vi abbiamo raccontato in questo articolo fa parte di un meccanismo molto complesso che coinvolge diversi stakeholder e la popolazione locale che si trova in prima linea nello svolgimento della manifestazione. Ma come ormai sa bene chi segue il nostro blog è importantissimo poter contare su di una figura di coordinamento nelle attività di comunicazione e marketing e di gestione della destinazione che in questo caso è rappresentata da Lorenzo Berna attraverso le attività di “Città della Pieve Promotion”.

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Al centro Lorenzo Berna di “Città della Pieve Promotion”[/bsf-info-box]
Il turismo è un lavoro di squadra

Non ci stancheremo mai di ripetere che il turismo è un lavoro di squadra, i contenuti di questo articolo sono il frutto di un confronto tra la nostra redazione e Lorenzo Berna di “Città della Pieve Promotion” che ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato, permettendoci come da nostra consuetudine, di parlare di un altro argomento importante partendo da esperienze sul campo e metodi di lavoro già testati.

Coordinamento editoriale: Alessandro De Ponti
Copywriting: Stefania Sebino

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